Preparazione di due nuovi campi

Da maggio abbiamo iniziato i lavori di disboscamento e recupero di due vecchi campetti, un tempo coltivati e al momento invasi da piante selvatiche di diversa natura e dimensioni.  

L'accesso ai campetti era reso difficoltoso da una vegetazione spontanea di ciliegi selvatici, roverelle, frassini, fichi, noci e ontani neri,  e da un sottobosco costituito da alte felci, rovi di more selvatiche, vitalbe e cespugli di biancospini e prugnetti selvatici.

I vecchi ed alti muri di sostegno dei due terrazzamenti erano in parte crollati, mentre la vecchia vigna che bordava il lato a valle, era quasi completamente scomparsa (rimanevano alcuni pali di castagno e dei vecchi tralci arrampicati fino a 20-30mt di altezza in cerca di luce). Alcune alte robinie, radicate in fondo ad un orrido percorso da un rio che costeggia un lato dei campetti, erano crollate e poggiavano con i loro tronchi e le loro chiome su parte dei campi. Scoiattoli saltellavano allegri sugli alti noccioli intorno, mentre un vecchio fienile in legno crollato, di cui rimane solo la facciata come in un set cinematografico, era dimora di ogni tipo di animali selvatici. Il sentiero per raggiungere i campi era "introvabile" al punto che ogni volta ci perdevamo e ci inventavamo un nuovo percorso...

Il sentiero che conduce ai campiIl primo lavoro fatto (verso la fine della primavera) è stato quello di tracciare nuovamente il sentiero che ci conduce al sito. Abbiamo prima individuato il percorso più comodo, senza cioè grossi sbalzi, e poi abbiamo iniziato a spianare il sentiero riempiendo gli avvallamenti e scavando i dossi, in modo di permetterci di poter scendere con la motocarriola carica eventualmente di attrezzi senza correre il rischio che si rovesciasse. Abbiamo dato il nome a questo percorso "Via Lucia e Massimo", dal nome dei due wwoofers che ci hanno aiutati.

Il campo prima dei lavori di puliziaIl lavoro di disboscamento dei campetti è iniziato invece a luglio, con l'arrivo di tre giovanissimi wwoofers francesi: Armand, Cyril, e Ludivine. Purtroppo, pochi giorni prima del loro arrivo, Brunella è stata ricoverata per un grave intervento che non le ha permesso di partecipare a questa prima fase dei lavori. Io, Guido, mi sono incaricato soprattutto dei lavori che richiedevano l'utilizzo di macchine più "pericolose", come la motosega e il decespugliatore, mentre i ragazzi si occupavano della raccolta del materiale tagliato e della sua biotriturazione. Finita questa prima fase di pulizia, abbiamo iniziato la preparazione della sede della recinzione attraverso lo scavo di un solco profondo circa 20cm dove interrare la rete di recinzione alta 2,50mt  a difesa da cinghiali e caprioli, che quest'anno hanno fatto davvero molti danni soprattutto ai nuovi impianti di alberi da frutta nelle zone non cintate.

Partiti Cyril, Armand e Ludivine, e ritornata Brunella, insieme ad altri due wwoofers (Marcello e Massimo) abbiamo lavorato alla costruzione della cinzione con l'ultimazione dei solchi, l'impiantatura dei pali di sostegno in ferro e la stesura della rete zincata. Il lavoro è stato particolarmente difficile e impegnativo un po' per la nostra inesperienza, un po' perché il terreno era molto irregolare (scosceso in alcuni punti, franante in altri, roccioso in altri ancora). Abbiamo anche iniziato a togliere i ceppi degli alberi selvatici che costellavano le due piane, utilizzando pale e picconi.

Il lavoro è finito il mese scorso, anche se mancano ancora alcune rifiniture... per esempio i due cancelli di accesso, la legatura in alcuni punti della rete, il riempimento dei solchi... e poi mi sarebbe piaciuto contornare la recinzione, soprattutto dai lati di accesso, con dei biancospini selvatici... infine avrei voluto preparare già l'impianto di irrigazione e mi sarebbe piaciuto pulire gli scoli dell'acqua (dietro il fienile) in modo che le acque piovane potessero percorrere il vecchio letto senza invadere e scavare il sentiero di accesso... ma il tempo a disposizione è limitato e abbiamo imparato che i nostri tempi non li decidiamo noi, ma la natura che ci circonda, le stagioni, e la vita stessa.