Coltivazione e raccolta delle patate

Abbiamo messo a confronto diversi campetti adiacenti coltivati con gli stessi prodotti (patate quarantine e patate biologiche da scarti di cucina) e gli stessi trattamenti (irrigazione, un paio di trattamenti con poltiglia bordolese dopo le scarse piogge).

In particolare abbiamo preparato:

1. un appezzamento coperto di un po' di stallatico maturo e dai ai due/cinque cm di cippato di nostra produzione (non posso dire Brf perché anche noi eravamo in ritardo e il Brf non aveva avuto il tempo di formarsi)
2. un appezzamento con sfalcio d'erba del posto, stallatico, pacciamatura con cartone, copertura del cartone con compost semimaturo (derivato prevalentemente dalla biotriturazione di rovi)
3. un pezzo con sflacio d'erba del posto, stallatico, pacciamatura con cartone, copertura del cartone con nostro biotriturato misto non maturo
4 e 5. due appezzamenti con sfalcio d'erba del posto, stallatico, pacciamatura con cartone, uno strato di lana da materassi di scarto, erba da sfalcio e/o foglie di bosco
Abbiamo seminato patate quarantine, per lo più pregermogliate, e, solo nell'ultimo campetto, patate biologiche di scarto della cucina, che avevano germinato per conto loro.
Il campo con il risultato peggiore è stato il terzo, seguito dal primo.
Il primo, quello col cippato, è stato anche il primo a germogliare e inizialmente è risultato vigoroso e bello nel verde, ma in breve è andato perdendo forza fino ad essere il più soggetto ad ammalarsi e a subire maggiormente il debito d'acqua e, suppongo, di azoto.
Gli altri campi hanno prodotto mediamente di più, con patate leggermente più grosse e sane, ma nessun campo è stato soddisfacente (seminati circa 45Kg, raccolti circa 130Kg e in buona parte poco vendibili per le calibro ridotto) tranne l'ultimo, quello seminato con le patate di scarto che ha dato risultati migliori :-) . Quasi tutte le patate di tutti i campi erano invece sane e abbastanza regolari come forma. E tutte buonissime!
A contribuire alla scarsa produzione, oltre alla scarsa germinazione delle sementi della quarantina e al clima anomalo di questa estate, è stata l'inesperienza nostra con la coltivazione delle patate e soprattutto una serie di problemi familiari che ci hanno impedito di seguire nella maniera dovuta le coltivazioni (scarsa annaffiatura, trattamenti frettolosi e insufficienti contro la pernospora, raccolta frettolosa, ecc..)
Detto questo, và però sottolineato che il terreno coperto con cippato quest'anno si presenta molto più morbido, vivo e ricco, e con meno infestanti rispetto agli anni precedenti. Ma anche gli altri, chi più chi meno, hanno tutti goduto del trattamento avuto. Voglio infine sottolineare che tra tutti, il terreno che sembra aver goduto maggiormente delle varie tipologie di copertura è proprio quello degli ultimi due campetti (pur partendo da una situazione peggiore), anche se sono stati infestati dalla gramigna che è salita dal bosco e che se ne è fatta un baffo della pacciamatura. Ne abbiamo quindi dedotto che l'utilizzo della lana, pur decomponendosi più lentamente, nel nostro caso ha datto ottimi risultati. Ultima notizia: la pacciamatura col cartone (recuparato dai cassonetti, non colorato o sbiancato) è risultata comoda ed efficace contro le infestanti (tranne la gramigna che ci cammina sotto e lo buca, ma quella buca anche l'asfalto), e utile perché trattiene l'umidità, degradandosi nutre il terreno, ed è a costo zero!